Il Progetto Tatawelo è nato nel 2003 dalla sinergia tra diverse organizzazioni della economia solidale italiana per sostenere le comunità indigene zapatiste del Chiapas, in Messico, attraverso la commercializzazione del caffè.
ll caffè è il maggior prodotto di esportazione e fonte di reddito per centinaia di famiglie di piccoli produttori. La commercializzazione, inoltre, è uno dei pilastri fondamentali sul quale si regge la costruzione dell’autonomia zapatista: infatti è anche grazie al lavoro delle cooperative indigene e alla vendita dei prodotti nei circuiti del mercato solidale, che i governi autonomi del Chiapas sostengono le strutture educative, sanitarie e lo sviluppo complessivo delle loro comunità.
Tatawelo è stata legalmente costituita, in quanto forma giuridica, come “ente no profit” a fine 2005, per iniziare a seguire direttamente l’intera filiera del caffè, dall’importazione alla distribuzione, nei canali dell’economia solidale, in Italia.
Gli obiettivi principali sono:
Tatawelo svolge la sua attività di distribuzione del caffè in tutta Italia, di fatto l’unica fonte di finanziamento per il sostegno del progetto, utilizzando solo lavoro volontario, grazie alla rete diffusa dei propri soci, componenti dei G.A.S., con la collaborazione di altri organismi di economia alternativa.
Inoltre la compartecipazione al Progetto Tatawelo della Centrale di Commercio Equo e Solidale Libero Mondo, contribuisce alla distribuzione del caffè presso il circuito delle Botteghe del Mondo.
Il sostegno finanziario a favore dei produttori delle cooperative zapatiste, nostri “partner” per l’importazione, si attua attraverso due precise modalità:
L’idea da cui nasce il “Progetto Bodega” è quella di dotare le cooperative dei cafetaleros zapatisti di una struttura propria destinata a divenire ufficio, luogo di riunione, magazzino, ampliandolo con la costruzione di un laboratorio di torrefazione, al fine di ridurre i costi di produzione e per una maggiore autonomia gestionale ed economica. Questa strutturazione è un passaggio importante per lo sviluppo della vendita del caffè macinato sul mercato solidale locale, una condizione necessaria per recuperare margini economici sul caffè che non si riesce ad esportare in Europa, in una prospettiva di sviluppo autonomo sempre meno dipendente da aiuti esterni. Inoltre creare, mantenere e incentivare una propria rete di commercializzazione rafforza la solidarietà al movimento zapatista dei vari Gruppi e Associazioni locali che ne supportano l’azione a partire dalla vendità del caffè, proprio come avviene in Europa.
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